La piccola grande

 STORIA DEGLI ALPINI 

di S. Giovanni Bianco 

e Camerata Cornello

di Giuseppe Giupponi

 

1922 - 2002: 80° di fondazione del Gruppo ANA di San Giovanni Bianco

 

Ricco di riferimenti e testimonianze il libro racconta la storia degli Alpini e del gruppo ANA di S. Giovanni Bianco.

 

In questo spazio, grazie alla gentile disponibilità dell'autore, verranno proposte, alternate di tanto in tanto, alcune delle testimonianze vissute che si trovano nel libro.

 

LE SPEDIZIONI ITALIANE IN RUSSIA

Volendo Mussolini ed il re sdebitarsi con l'alleato tedesco che li aveva tolti dai pasticci in Grecia, i due spedirono in Russia prima , nel 1941, il CSIR poi, nel luglio 1942, l'ARMIR .....

... Fu questa che sto sommariamente per descrivere, una delle esperienze più dure ed eroiche della storia degli alpini.....

....Molti furono gli scontri, talvolta alla baionetta, che dovette sostenere la Tridentina: ....

... e infine Nikolajewka dove avvenne l'ultimo scontro.

 

La Testimonianza 

dell'Alpino Celeste Belotti (S.Pietro d'Orzio) V Alpini - Battaglione Tirano - Disperso in Russia il 19/01/43. Lettera alla  mamma: P.M. No 201 del 24/12/42.

 

" Cara mamma

Oggi con molto piacere ho ricevuto il pacco che mi hai mandato che tanto lo desideravo. Novità, sono sempre al solito. Mi trovo sempre sul fronte del Don; qua il tempo è sempre nuvoloso, ma però del freddo ne fa poco.

Adesso è già da qualche giorno che non ricevo più posta nè di te nè di nessuno, ma so che è a causa dei treni. Ricevo spesso anche da Celeste e so che è in Francia e Pietro che si trova a Merano. Cara mamma da due giorni come saprai ho compiuto i 20 anni e ho già 5 mesi di Russia e come mi pare a me e come ti pareva a te la mia giovinezza sia poco bella però io sono contento lo stesso perchè ho una bella compagnia, tutti mi vogliono bene e tutti mi chiamano "Belot" di qua, "Belot" di là e il Belotti è da pertutto.

Domani è Natale, dunque voi farete una bella festa, come so che nei nostri paesi sono le più belle feste dell'anno, però sono sicuro che ad un'altro Natale sarà già dei mesi che sarò in Italia e così con una breve licenza sarò a festeggiarlo.

Ora, come ti ho già detto, pensa poco a me che io vado sempre come la fortuna, pensa piuttosto a te di poter vivere un po' bene, la miseria sò che c'è ma solo che è meglio un pugno di terra italiana che tutta la Russia.

Coi più cari saluti a te, parenti, nonna e tutti sempre ricordando, ciao.  CELESTE BELOTTI "

 

 

Precedenti testimonianze pubblicate:

Alpino Giovanni Battista Gianoli

Alpino Mario Mosca

Alpino Angelo Galizzi