La
Seconda Guerra Mondiale per l'Italia cominciò con l'attacco militare alla
Francia:
erano
le 16 del 21 Giugno del 1940 ........
La
Testimonianza
dell'Alpino
Giovan Battista Gianoli (1916)
Divisione
Tridentina, V Reggimento,
Battaglione
Tirano, 6.a Compagnia Mitraglieri.
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"Ritornato dalla Spagna fui spedito a Malles. Qui mi giunse la notizia
della dichiarazione di guerra alla Francia. La Tridentina, già pronta, si
portò subito sul fronte del Monte Bianco. Io e i miei compagni pensavamo
che sarebbe stata una guerra lampo e poi saremo tornati a casa. In Francia
fu così. Ci rimanemmo pochi giorni, ma furono duri. La mia compagnia doveva
espugnare un forte appiccicato sulla montagna della zona di Col de Saigne.
Noi dovevamo attaccarli dal basso e i francesi, i famosi Chasseur des Alpes,
ci sparavano dall'alto usando cannoni e mitraglie. Per nostra fortuna
arrivò tempestiva la notizia dell'armistizio. E allora fu festa. Furono
momenti che ricorderò sempre. I francesi uscirono dal forte, noi salimmo
verso di loro e... ci abbracciammo. Com'eravamo contenti!
Ma
poi arrivò la guerra di Grecia dove, oltre alle insidie del nemico, forte e
coraggioso, si aggiunse il freddo di un inverno polare.
Ritornato
in Italia, fortunatamente mi feci male ad un ginocchio per cui non partii
per la Russia con l'armata alpina. Partì invece l'amico Mario Mosca assieme
al Begnis della Pianca. Ma non era ancora finita. L'8 settembre fui
catturato dai Tedeschi che mi spedirono in un lager della Germania
orientale. Mi liberarono i Russi che mi lasciarono tornare a casa solo nel
novembre del 1945".
Lettore,
fa' un po' il conto degli anni perduti e dei chilometri girovagati!
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