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Origini e storia del karate

La disciplina del Karate, cosi com’è praticata oggi, va ricondotta direttamente all’Okinawa-te, forma di difesa personale sviluppatasi nell'isola giapponese d’Okinawa, nell'arcipelago delle Ryukyu. Su com’e quando quest’arte marziale giunse ad Okinawa esistono diverse versioni, tutte a cavallo tra realtà e leggenda: in questo testo svilupperemo l'argomento attenendoci, per quanto possibile, ai dati più certi ed attendibili.

L'Okinawa-te trae sicuramente le sue origini dalla disciplina cinese del Kempo. Nel 520 d.c. un monaco buddista indiano, storicamente conosciuto con il nome di Bodhi Dharma (28° patriarca buddhista in linea diretta da Kasyapa discepolo di Buddha, I° patriarca zen), giunse in Cina.

Fantasia popolare, storia e leggenda narrano la sua vita e le sue imprese. Di abbastanza certo vi è che Darauma Taishi visse in lungo in un tempio: lo Shaolin-szu, "il monastero della giovane foresta", luogo nel quale diffuse una versione personale della sua religione basata sul principio della fusione di corpo e spirito. A lui sono attribuite le tecniche respiratorie "I chin ching", volte allo sviluppo del "Ch'i", oggi denominato Ki, l'energia interiore. Nel tempio dì Shaolin il monaco finì le sue esperienze di lotta indiane, fondendole con quelle del Kempo cinese: naque cosi il metodo denominato Shaolin-szu Kempo. Questa leggenda è stata tramandata di padre in figlio, non esistono documenti storici e, parimenti, non esiste una documentazione precisa, ma solo una storia abbastanza credibile, su come questa disciplina giunse ad Okinawa.

Nel 1406 il famoso Sheo Hashi, della dinastia Okinawa, riuscì a riunire in un solo reame le isole Ryukyu, con capitale Shuri. Temendo eventuali ribellioni, vietò nel suo regno l'uso ed il possesso delle armi che furono tutte confiscate. Nel 1609 Okinawa divenne parte del dominio del clan Satsuma di Kyushu ed il divieto di portare armi fu rinnovato dal Daimo Shimazu, causa diretta di queste imposizioni fu lo sviluppo di un metodo di difesa personale a mani nude, il Kempo cinese, la via del pugno. Tale metodo fu importato nell’isola dai Sappushi, messi dell’imperatore della Cina della dinastia Ming (1368-1661) e fu denominato Okinawate, nome che ha mantenuto anche nei secoli Seguenti sino ai giorni nostri.

Siamo così arrivati alla nascita del Karate moderno. Il  mese di giugno del 1922 nel quale il M Funakoshi (1870-1957) fu invitato dal fondatore del Judo, prof. Jgoro kano, a dimostrare la sua disciplina, Fu la prima occasione nella quale i Budoka giapponesi. Ovvero per i maestri ed i praticanti di Kendo, Judo e Ju Jitsu, poterono ammirare il karate. nuova disciplina che destò grande interesse e forte impressione. Funakoshi trovò subito in un altro grande maestro Hironori Ohtzuka, un valido alleato: Ohtzuka praticava Ju Jitsu Kempo, ma entrambi risentivano fortemente dell’influsso originale del shaolin Kempo.