Ol gir di pucc - Collaudato da ricorrenti manifestazioni sportive, il giro dei ponti attorno al Brembo è un breve, ma interessante itinerario che tocca alcuni degli aspetti più significativi della storia locale.Dai giardini pubblici, al cui centro sorge il monumento al partigiano Rampinelli, medaglia d’oro della Resistenza, e dove si può ammirare una rustica fontana in pietra recuperata nel letto del Brembo dopo l’alluvione del 1987, si scende verso valle, lasciando sulla sinistra il nucleo storico dei castèi, con l’antica torre, estremo baluardo d’altri tempi, circondato e semisommerso da edifici di recente costruzione. All’estremità dei giardini, di fronte al moderno Palasport, l’itinerario attraversa il Brembo sul ponte dei Frati, manufatto romanico a due arcate ricostruito nel Seicento su una struttura preesistente travolta da una piena. Il nome del ponte rimanda alla presenza del convento dei Cappuccini, ravvisabile ancora oggi nell’area tra l’Ospedale e la chiesa di San Rocco. Di là dal ponte si risale per breve tratto la strada statale, quindi si imbocca sulla destra la via dedicata a Guglielmo Gratarolo, filosofo e scienziato sangiovannese del Cinquecento, esule in terra straniera per le sue idee religiose non in linea con la dottrina ufficiale. Questa via stretta e porticata che corre in fregio al Brembo ricalca il percorso della strada Priula, costruita nel 1594 per collegare Bergamo e la Valtellina, lungo il fondovalle brembano e il passo di San Marco. La Priula passava sul ponte a una sola arcata che scavalca il torrente Enna all’altezza di palazzo Boselli, quindi saliva a sinistra verso l’attuale piazza Zignoni e proseguiva sotto i portici di via Corserola. Il giro dei ponti si conclude svoltando a destra, di fronte a palazzo Boselli, in direzione del ponte Vecchio, il manufatto quattrocentesco in stile romanico da dove si possono ancora scorgere, in margine al Brembo, i resti di antichi mulini, magli e fucine, che erano alla base dell’economia locale. Sul ponte Vecchio passava la via Mercatorum, l’antica strada, anteriore alla Priula, che raccordava le Valli Brembana e Seriana correndo in quota, lungo le località dell’alta Val Serina, scendeva da Dossena fino a San Giovanni Bianco e quindi risaliva verso Oneta, Cornello e l’alta Val Brembana, da dove raggiungeva la Valle Averara e la Valtellina attraverso il passo di Albarino (poi passo di San Marco).
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Ponte dei Frati
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Ponte Nuovo
Ponte Vecchio
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