Com'eravamo: '53, domenica di luglio

QUANDO LA SANGIOVANNESE VINSE IL TORNEO DI LENNA

Con gli occhi incerti tra il sorriso e il pianto, non mi stanco di guardare la vecchia foto donatami dall'amico Paolo Rota, suppergiù mio coetaneo, e - sempre co'1 Poèta - prendo atto che chi m'arrise ai dì ridenti or è savio od è sepolto. Per dire, il vispo frugoletto biondo (primo in prima fila a sinistra) è oggi uno stimato medico di mezz'età, mentre il sosia del Piccolo Lord (al centro) è un maturo, ma sempre sulla breccia, drammaturgo, attore e musico. Sul retro dell'immagine c'è annotata una data, "1953".

1953. Giocatori e tifosi della squadra di S. Giovanni Bianco a Lenna

 

Ma vai col flash-back, zumando sui cartelli baldanzosamente issati nello stadio: nessun dubbio in proposito, "Zambelli" non è complemento oggetto, ma soggetto (o meglio, vocativo) di "segna" nell'ovvio significato di fare gol. Era, il prenominato, se rammento bene, una sgusciante alettina (in prestito dal San Pellegrino?) alla Edmondo Fabbri, dal tiro -sottoporta- maramaldesco. Ma, ad alimentare le speranze di vittoria dei tifosi dell'"S.G.B.", contribuivano altri giocatori. Gente come il Franco Sonzogni, mediano-regista alla Liedholm; il Bepi Giupponi (Fui), centrhalf forte di testa e con entrate acrobatiche alla Titta Rota; il Fermo Milesi, infaticabile difensore modello Angeleri e con in dotazione una stangata della gittata della Bertha Krupp; il Pierino Pozzi, attaccante dribbla-tutto; e, ultimo, ma non meno importante, l'Angelo Gozzi detto Casarino (e non occorre altro: ché Casari era allora l'atletico e spericolato portiere dell'Atalanta, nella quale militavano pure i menzionati- Rota e Angeleri; Liedholm - ma bisogna proprio ricordarle 'ste cose? - formava invece, con Green e Nordhal, la più possente panzer-division che il Milan abbia mai potuto vantare all'attacco). Avevano ben ragione d'esultare, quella serena domenica di luglio, i supporters della squadra dello Zignù, taluno già in tiro per la serata danzante al "Valle": i loro beniamini avevano appena vinto il torneo (Coppa Alta Valle Brembana?) disputatosi sul campo - un lembo di Sahara in riva al Brembo - di Lenna, l'unico a quei tempi in tutto il Gogisland. Il sole ridea calando dietro il Venturosa. E nei nostri cuori.

Post scriptum. I nomi ? Nisba, bèle gioie. Mica sarò tanto stolido da togliere ai superstiti del festoso gruppo il piacere (?) di riconoscere sé e compagni nel "com'eravamo" scattato da A. Patti, via De Medici N. 144, San Pellegrino Terme, or fa mezzo secolo.

di Bernardino Luiselli - articolo pubblicato sul Bollettino Parrocchiale. Febbraio 2003.