Giovanni Cariani
Ritratto di Francesco Albani
1516-1517
olio su tela, cm 106 x 80
Londra, National Gallery

Francesco Albani, cavaliere aurato e pater patriae, fu una delle più influenti personalità politiche in Bergamo all'inizio del '500. La casata acquisì nel secolo XVI il feudo e il castello di Urgnano, già di Bartolomeo Colleoni. Il ritratto, noto anche da una copia antica in Bergamo, era citato con grande onore alla fine del '700 come opera del Lotto: rappresenta il conte Francesco Albani in abito di "cavaliere aurato", lo stesso che indossò nel 1516 quando fu a capo della ambascerìa incaricata di negoziare la definitiva acquisizione di Bergamo ai dominii della Serenissima. Protettore del Cariani, cui affidò l'incarico della Pala di San Gottardo e più tardi del ritratto di gruppo noto come Sette ritratti Albani, fu il principale responsabile di un vero programma di politica culturale che, favorendo artisti di educazione tizianesca come Cariani o Palma, segnava anche in questo campo l'allineamento della pittura bergamasca agli orientamenti dominanti a Venezia.