Palazzo Boselli - Di apprezzabile integrità risulta ancora il palazzo dei conti Boselli (che fu poi dei conti Giupponi, dei Piccinelli e ora casa parrocchiale), famoso all’epoca delle fazioni guelfe e ghibelline. Il palazzo presenta all’esterno linee architettoniche tipiche di un edificio medioevale fortificato, sorto in posizione strategica alla confluenza dei fiumi Brembo ed Enna e sul passaggio delle strade di accesso all’alta valle. Le ampie arcate in pietra dell’originaria via porticata del piano terra, ora chiusa, le finestre con feritoie e le vetrate a fondo di bottiglia, gli apparati difensivi, le decorazioni e gli affreschi sulle pareti, testimoniano del potere raggiunto dai suoi proprietari. Gli eleganti saloni barocchi dell’interno, trasformato e ingentilito nel corso dei secoli, offrono una serie di spunti di raro interesse: i soffitti in legno decorato, alcuni affreschi di ispirazione arcadica a cui si aggiungono quelli quattrocenteschi provenienti dalla "casa d’Arlecchino" di Oneta, una lunga serie di personaggi e soggetti sacri raffigurati in quadri di varie epoche, collocano il palazzo in posizione di preminenza tra gli edifici storici della Valle Brembana. Le sale espositive Gli ampi locali del piano terra, un tempo adibiti a scuderie, il fresco cortile interno e i bui scantinati che danno direttamente sul Brembo, oggetto di fantasiose e tremende storie di reclusione e torture, sono ora divenuti suggestivi locali per mostre e iniziative culturali, allestite di volta in volta dalla Parrocchia, dal Comune e dalla Pro Loco, che ha la propria sede in una saletta attigua ai locali espositivi.
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